Il figliol prodigo
Giovan Francesco Barbieri - Guercino
Galleria Borghese
Il dipinto, proveniente dalla collezione Lancellotti, fu acquistato nel 1818 da Camillo Borghese per arricchire la propria collezione di famiglia, dispersa in parte durante l’occupazione francese.
Il soggetto – il ritorno del figliol prodigo – è tratto dal Nuovo Testamento , in cui si narra la vicenda di un vecchio uomo che perdona e accoglie il figlio minore, dopo che questi ha sperperato la sua parte di eredità.
Nella scena, infatti, viene sottolineato il tema dell’intimità domestica ritrovata, a cui allude il gesto
paterno del saggio genitore che con una mano stringe la spalla del giovane ragazzo, ritratto mentre si sta spogliando dei vecchi abiti per indossare quelli puliti portati da un servo sulla sinistra.
Ad accoglierlo inoltre c’è un cane, simbolo di fedeltà e misericordia.
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